Silvano Tacus

 

Nato a Bolzano, Silvano Tacus coltiva da sempre la passione per l’arte ed in particolare per il disegno e la pittura. Nel 1975 si laurea in architettura alla Facoltà di Venezia ed intraprende la professione dell’architetto nella sua città nell’ambito dell’edilizia con particolari esperienze nel settore museale. Sono del suo studio di Architettura la progettazione e direzione dei lavori del Museo Archeologico Provinciale (Museo dell’Ötzi), del Museo del Turismo del Castel Trauttmansdorff a Merano, del Museo del Palafitte di Fiavè ed altre opere.

Nell’anno 2000 si avvicina alla pittura ad acquerello seguendo alcuni seminari del maestro Pedro Cano. Affronta l’esperienza di giochi di luce ed ombre dei boschi e delle montagne lavorando nei dintorni della sua città. Con particolare interesse ha realizzato lavori ad acquerello sul tema dei castelli dell’Alto Adige. Attratto dalla luce e dai colori del paesaggio intraprende alcuni viaggi che gli consentono di approfondire l’esperienza dell’acquerello en plein air (Marrakech, Patmos, Cartagena, Blanca, Salonicco). Intraprende altre esperienze con tecniche diverse affrontando altre tematiche come il nudo e le nature morte. Seguono alcune mostre individuali e collettive nell’ambito della tecnica dell’acquerello. Continua l’esperienza pittorica nella sua provincia ed in altre località di particolare interesse storico artistico dell’alto Lazio. Ha partecipato alla mostra collettiva sul tema dei Giardini di Villa Borghese tenutasi al Museo Canonica di Villa Borghese a Roma. Recentemente, nel periodo di lockdown, ha intrapreso una nuova esperienza pittorica riscoprendo il fascino delle nature morte interpretando in modo personale un gioco di luci ed ombre.

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